Parrocchia di S.M.Maggiore
feriale 8.30 18.00
festive 8.30-10-11.15 18.00
festiva 13.00 (in_inglese)
prefestiva 18.00

Parrocchia di Cristo Risorto
feriali 8.30
prefestiva 18.30
festivo 8.30 - 10.30 18.30

Santuario Perpetuo Soccorso
feriale 6.30 - 7.30 - 9.00 19.00
prefestiva 19.00
festive 6.30-8.30-10.00-11.30 19.00

Parr. di S.G.Battista
feriale 8.00
prefestiva 19.00
festive 8.00-10.30

Chiesa di San Rocco

Chiesa di S.Valentino

Chiesa di San Salvar

Centro Anziani IPAB
sabato 16.30

Cappella Ospedale
Domenica e festività 9.30

Parrocchia di S.M.Maggiore



Chiesa Parrocchiale Santa Maria Maggiore

La chiesa parrocchiale di Bussolengo è dedicata a Santa Maria Maggiore. È al centro del paese e sembra quasi che le case siano sorte intorno ad essa. Non sappiamo quando e come fu costruita la prima chiesa sulla quale insiste l’attuale. Una pergamena del 1199 la dice già esistente, ma non è fuori luogo ipotizzare una più antica piccola chiesa preromanica della primitiva comunità cristiana del paese. Agli inizi del ’500 la nostra chiesa parrocchiale è quasi certamente una chiesa non grande, con facciata a doppio spiovente: il primo determinato dalla copertura della navata centrale, i secondi determinati dalla copertura delle navatelle laterali. Nel 1717, ricorda il parroco Bacilieri che riprende una nota del Perini, furono eseguite importanti opere nella chiesa e a fianco ad essa: furono rifatte l’abside e la sacrestia; dalle tre Confraternite, quella del Santissimo Sacramento, quella di Santa Maria Maggiore e quella del Santissimo Rosario viene finanziata l’erezione dell’attuale logo dei Quaranta quasi simmetrico alla sacrestia. Nel ’700 a Bussolengo, furono ricostruite, prima la chiesa dei Frati nel 1731, e poi la chiesa parrocchiale, consacrata il 29 settembre 1774 dal vescovo Giovanni Morosini; il rifacimento era iniziato verso la metà del secolo. L’area della chiesa veniva aumentata, portata a metri 30 x 13. È ad aula unica. La facciata è alzata nel 1870 su disegno di don Angelo Gottardi, il quale intelligentemente si rifà ai moduli architettonici dell’interno. Il campanile è una antica torre non alta con una umile copertura a cuspide arrotondata. L’attuale, alto oltre 50 m, è opera dell’architetto Giuseppe Rossignati, che presentò il progetto nel 1888 dopo che era stata terminata la facciata del Gottardi. Il Rossignati mantiene il basamento esistente, mantiene anche i primi due piani del campanile preesistente, ne aggiunge altri due alti quanto i primi, e imposta la cella campanaria e la cuspide, simili alle precedenti, due piani più in alto. È un bel campanile alto, a pianta quadrata, che richiama gli antichi campanili veneti romanici del ’200. Dopo il 1970, questa chiesa settecentesca, non bella e angusta ma cara ai bussolenghesi e da loro amata, viene avvertita come inadeguata dal nuovo parroco Guerrino Chiavelli che, non nato nel paese, riesce a vederla con occhio distaccato e critico. Dopo proposte e progetti, si iniziano i lavori per realizzare il progetto dello studio Barbi, che prevede l’inserimento di un corpo longitudinale ad aula, al centro della parete settentrionale. Il nuovo corpo, ortogonale alla chiesa precedente, è in calcestruzzo a vista con una copertura a due vele simmetriche, degradanti in altezza dall’imposta verso la facciata. Con questo intervento, il nuovo inserto viene ad essere il braccio longitudinale di una chiesa che assume la pianta a croce latina, di cui la vecchia chiesa diventa il transetto. Indubbiamente l’intervento è stato traumatico nella struttura architettonica; la chiesa precedente è scomparsa nel suo significato e ne ha assunto uno diverso: mutato l’orientamento, la chiesa vecchia diventata transetto, emarginato l’altar maggiore, scomparsi due altari della parete nord. Non meno traumatico che nella struttura, è stato l’impatto sugli abitanti: tutti a lodare l’antico e a vituperare il nuovo. La caduta, nel 1974, della parete nord sanciva la fine della vecchia chiesa; la costruzione della nuova aula segnava inevitabilmente, cioè storicamente, la nuova dimensione socio-culturale del nostro paese.